lunedì 9 settembre 2024

L'eternauta

 


Siamo a Buenos Aires in una notte di un giorno imprecisato degli anni della seconda metà del XX secolo,  a casa di un autore di fumetti, quando sulla sedia che gli sta di fronte si materializza dal nulla un uomo. 
Dice di chiamarsi Juan Salvo e di essere soprannominato “Eternauta” perché vaga per le ere, in solitudine, alla ricerca di qualcosa. 
Chiede ospitalità al padrone di casa e in cambio si offre di raccontargli la sua storia.
Così inizia L’Eternauta, vera pietra miliare del fumetto mondiale. 
Gli autori che fecero il miracolo, lo scrittore Héctor Oesterheld e il disegnatore Francisco Solano López, avevano molto in comune. 
Erano entrambi di Buenos Aires, condividevano posizioni antistatunitensi e adoravano la fantascienza, il genere più in voga negli anni ‘50.
I timori per l’instabilità politica del loro paese fecero il resto: Oesterheld immaginò un attacco alieno, una lotta disperata per le vie della sua città, il dramma di un padre. 
Solano López diede forma a questo incubo con un bianco e nero spietato e incalzante. 
Vignetta dopo vignetta i lettori argentini conobbero per la prima volta la paura di essere invasi e soggiogati da un potere senza nome. 
Ne furono affascinati: leggenda vuole che facessero la fila di fronte alla casa dello sceneggiatore per avere qualche anticipazione sulla trama o gettare un’occhiata ai disegni inediti.
La saga dell'Eternauta fu riscritta da Oesterheld nel 1969, rendendo più espliciti i riferimenti alla situazione geopolitica del Sudamerica del periodo e fu ridisegnata da Alberto Breccia in una personalissima e innovativa versione che viene considerata un capolavoro dalla critica. 
La trama dell'opera, con i militari  che, per organizzare la difesa contro gli invasori alieni, raggruppano i sopravvissuti nello stadio monumentale della città, è spesso considerata una sorta di anticipazione del golpe con il quale, circa venti anni dopo, con il decisivo appoggio degli USA, il generale Videla salì al potere, procedendo poi alla sistematica eliminazione degli oppositori.
Vittime di tale "pulizia" furono anche gli autori: Solano Lopez fu costretto all'esilio mentre Hector Oesterfeld, entro' anch'egli nella infinita lista dei desaparecidos, insieme alle quattro figlie, a due generi e due nipoti.

Hector Oesterheld

La storia termina con il fumettista che intuisce che quello che gli è stato raccontato corrisponde a ciò che accadrà alla Terra e con lo stesso che, preoccupato per quello che succederà in futuro, si domanda come potrà evitare tutto questo orrore, forse pubblicando tutto ciò che l'Eternauta gli ha raccontato, sotto forma di fumetto.


Oesterheld, prima di venir preso dai militari argentini, stava lavorando al seguito dell’ Eternauta, che venne scritto in clandestinità e terminato probabilmente dal suo editore. Dopo L’Eternauta parte seconda ci saranno anche la Parte terza del 1983 scritta da Alberto Ongaro, Il mondo pentito del 1997 scritta da Pablo Maiztegui e disegnata di nuovo da Solano López, El odio cosmico del 1999, inedito in Italia, sceneggiato da Pablo Muñoz e Ricardo Barreiro, e infine L’ultimo Eternauta (conosciuto anche come L’Eternauta, il ritorno) del 2003, scritto da Pablo Maiztegui e disegnato ancora da Solano López.
Il racconto è lucido, scandito con grandissima maestria ed è una profezia tragica della dittatura sorta nei decenni successivi. La riscrittura operata da Héctor Oesterheld alla fine degli anni Sessanta rende ancora più cupa ed esplicita la tragica situazione economica dell’America Latina e dell’orgogliosa Argentina, prossima alla fine temporanea della democrazia. 
È una riscrittura militante, esplicita, ma che niente toglie alla capacità che ha avuto Oesterheld di intuire e raccontare il suo futuro, il futuro della sua gente, velando la dittatura con l’immagine della spietata invasione aliena.
L'invasione, improvvisa, silenziosa, non dichiarata, con la nevicata luminescente e mortale sopra Buenos Aires, i livelli stratificati di alieni che portano agli Ellos, creature pronte a cancellare tutto in ragione del proprio tornaconto, rappresentano tutte metafore, non tanto del corrotto regime militare e politico argentino, quanto delle multinazionali nordamericane e dello sfruttamento sistematico e cieco di tutto il Sudamerica, Argentina in testa.
Il fumetto come via popolare per il racconto, la denuncia, la resistenza. 


Il "Nemico" non si vede mai, è nelle proprie cupole, nelle alte sfere, e manda avanti le proprie vittime sacrificali contro cui combattono senza sosta l’esercito e gli uomini comuni rimasti superstiti dalla letale nevicata, costretti per forza di cosa a diventare guerriglieri, disperati difensori del proprio paese.
Anche qui Oesterheld è premonitore. 
Gli ordini dall’alto di poteri invisibili ed esterni (“Loro”) si abbattono sull’Argentina inviandovi fantocci e burattini a seminare la morte e il dolore, come sarebbe successo realmente vent’anni più tardi.

“Loro”… Sono l’odio del cosmo! Vogliono impadronirsi di tutto l’Universo… E per questo obbligano noi Kol a uccidere… Noi Kol che vivevamo solo per le cose buone!"

“Loro” sono tutti i Tiranni, in tutte le loro possibili personificazioni, che sempre cercheranno di schiacciare, schiavizzare e distruggere tutto, nel loro infinito Desiderio di Potere. 
E per questo Juan ed i suoi amici li combattono, pur sapendo che il Destino è la Sconfitta, e che non esiste Speranza. 
Juan sa che se non combatte, tutto è perduto, per sé, i suoi cari e tutti gli uomini. 
Sa che non ha alcuna scelta se non combattere. 
Perché non farlo porterebbe solo alla Morte, sua, dei suoi amici, della sua famiglia, dell'intera Umanità. E anche se non c’è Speranza, non importa. Perché ogni istante in cui tutti sono vivi contrastano la volontà di “Loro”, dando Speranza a chi gli sta intorno.
E perché come scoprirà lui, e noi con lui:

"Ci sono nell’Universo specie di esseri più intelligenti degli uomini, altre meno. Ma abbiamo tutti in comune una cosa: lo Spirito".

Questa è la sola Speranza presente ne “L’Eternauta”.Forse l’unica che conta davvero.

E' di questi giorni l'annuncio dell'imminente uscita, sulla piattaforma Netflix, della serie ispirata al fumetto "L'Eternauta", diretta e sceneggiata da Bruno Stagnaro che, in una recente intervista, così ha dichiarato:

"Per me L'Eternauta rappresenta mio padre che mi portava i fumetti ogni settimana. Credo sia stata una delle prime cose che ho letto integralmente nella mia vita, all'età di 10 anni, e ha avuto un impatto profondo sul mio modo di intendere la narrativa del mio Paese. La sensazione che mi ha lasciato quella prima lettura mi ha accompagnato per tutta la vita e, in qualche modo, ha avuto una grande influenza su ciò che ho fatto in seguito. Il mio approccio all'adattamento sarà quello di essere fedele a quel lettore bambino che ha guardato la storia per la prima volta, cercando di ricostruire l'emozione genuina di vivere un'avventura nell'angolo del quartiere e la costruzione di quel grande eroe argentino che è Juan Salvo".




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