venerdì 13 giugno 2025

Like the Wind: la storia della canzone più misteriosa di Internet

 

C’era una volta una canzone. 
Una voce cupa, un ritmo synth-pop anni ’80, un testo ambiguo, malinconico, che parlava di una donna che va ''come il vento''
Una canzone senza nome, senza autore, senza titolo certo. Una canzone che non sarebbe mai dovuta emergere. E invece sì. A cavallo tra i decenni, tra cassette impolverate, emittenti tedesche e milioni di utenti online, quella canzone è diventata leggenda. 
Questa è la storia della canzone più misteriosa di Internet.

Amburgo, fine anni ’80. Un ragazzo adolescente di nome Darius S. si appassiona alle trasmissioni radio notturne provenienti dalla Germania dell’Ovest. Suona la chitarra, registra programmi radiofonici per riascoltarli, colleziona cassette. Una sera, probabilmente tra il 1983 e il 1984, registra un brano trasmesso da una stazione chiamata NDR (Norddeutscher Rundfunk), durante il programma Musik für junge Leute condotto da Paul Baskerville, un DJ britannico trasferitosi in Germania.
Il brano si apre con un suono di sintetizzatore minimale. 
Poi entra una voce maschile profonda, leggermente distorta, carica di pathos. Il testo, in inglese, è vago e poetico. Darius ascolta, appunta i nomi delle canzoni, ma questa sfugge a ogni identificazione. Nessun titolo, nessun artista. Semplicemente, finisce lì, su una cassetta senza etichetta precisa. Rimane così, silenziosa e dormiente, per oltre trent’anni.
Nel 2007, Darius decide di digitalizzare alcune vecchie cassette per salvarle dal degrado del tempo, pubblicandole poi sul suo sito web, nel tentativo di identificare tutte le canzoni alle quali non è sinora riuscito a dare un titolo. 
Tra queste, rispunta quella canzone, sulla cui cassetta egli aveva semplicemente scritto Like the wind da un frammento del testo che gli era parso di cogliere. Non riesce ancora a trovarle un nome. 
Negli anni successivi, insieme alla sorella, Darius pubblica la canzone su vari siti e forum senza però che nessuno riesca ad identificarla.
Intanto la ricerca del titolo diventa globale.
Nel 2019, Gabriel da Silva Vieira, giovane nerd appassionato di musica e Internet, dopo aver ascoltato  la canzone, carica un frammento del brano su YouTube e Reddit con un titolo provvisorio: ''The Most Mysterious Song on the Internet''
In poche settimane, il video diventa virale. La rete si mobilita. Reddit, Discord, 4chan, YouTube, Twitter: una folla digitale si dedica alla più grande indagine musicale dell’era post-analogica.


Il brano viene sottoposto a ogni tipo di analisi. 
I forum si riempiono di tentativi di decifrazione del testo. 
Alcuni sentono ''Like the wind / you came here running'', altri ''Like the wind / you left me standing''. Nessuno è certo. Si ipotizza che il gruppo possa essere tedesco, britannico, o magari canadese. Alcuni credono di riconoscere la voce di Peter Murphy dei Bauhaus, altri pensano a una b-side perduta dei Camouflage o a un artista minore della scena darkwave mitteleuropea.
Ma ogni tentativo di identificarla fallisce.

La canzone non compare in alcun database musicale: né Discogs, né MusicBrainz, né Shazam, né SoundHound riescono a riconoscerla. Nessun vinile noto la contiene, nessuna raccolta ufficiale la include. Gli utenti iniziano a rintracciare l’archivio della NDR, contattano Baskerville, cercano i palinsesti radio degli anni ’80.

Paul Baskerville risponde: sì, potrebbe averla trasmessa. Ma non la ricorda. Dice che all’epoca gli inviavano tonnellate di demo, anche da gruppi sconosciuti, e che lui li passava in radio se gli sembravano interessanti. Ma non tiene traccia delle registrazioni. E il suo archivio personale è andato perduto in un trasloco.
A questo punto, la vicenda cambia natura. Da semplice enigma musicale, si trasforma in un’operazione archeologica globale. Gli utenti online iniziano a cercare tra le cassette private di altri collezionisti, a scandagliare le trasmissioni radiofoniche degli anni ’80, a ricostruire le scalette di ogni episodio di Musik für junge Leute.

Paul Baskerfield

Su Reddit nasce il subreddit r/TheMysteriousSong, con oltre 20.000 iscritti. Ogni possibile indizio viene analizzato. Un ragazzo in Portogallo confronta il timbro della voce con centinaia di band underground. Un altro in Polonia recupera i cataloghi dimenticati della ZYX Music e della Ariola Records. Alcuni tentano di risalire ai microfoni e ai sintetizzatori usati nella registrazione per datare l’epoca.
Tutti i tentativi portano a vicoli ciechi. Più si cerca, più cresce il mistero. E più il mistero cresce, più la canzone diventa un simbolo.
Ma perché una semplice canzone non identificata è diventata un caso mondiale? 
Forse perché Internet ci ha abituati all’idea che tutto sia rintracciabile. Ogni canzone può essere shazammata, ogni informazione googlata
Quando un file sfugge, si rompe l’illusione del controllo. 
Si crea un vuoto. 
E nel vuoto, l’immaginazione esplode.

The Most Mysterious Song on the Internet è diventata una leggenda metropolitana musicale, una ''canzone-nessuna'', un frammento fuori dal tempo. È la colonna sonora di ciò che poteva essere ma non è stato. Parla di una generazione che ha perso l’innocenza, che ha visto l’analogico dissolversi nel digitale, e che cerca nella rete un rifugio, un senso, un’eco.
In un mondo saturo di contenuti, l’assenza diventa più potente della presenza.

Col tempo, alcune teorie iniziano a prendere piede. Si ipotizza che la canzone possa essere stata:
un demo mai pubblicato spedito alla NDR;
un pezzo autoprodotto da una band locale scioltasi subito dopo;
una traccia fantasma registrata per errore su nastro da un’altra stazione radio;
persino una bufala creata ad arte da Darius e Gabriel.


Quest’ultima ipotesi è stata ampiamente smentita: l’analisi del nastro originale, dei suoi supporti, e dei dati digitali conferma l’autenticità storica della registrazione. Alcuni affermano di ricordarla, vagamente, ma non riescono a fornire prove.

Nel 2020, viene rintracciato un altro frammento della stessa canzone, in una cassetta proveniente da un collezionista diverso. La coincidenza conferma che non si tratta di un artefatto. Ma ancora una volta, niente titolo, nessun nome.
La storia di questa canzone misteriosa è anche una riflessione più ampia sul rapporto tra memoria, archivi e identità culturale. Quando scompare il nome, il titolo, la provenienza, cosa resta di un’opera? Solo l’emozione che ci suscita?

In un certo senso, questa canzone è diventata ciò che Roland Barthes chiamava ''testo neutro'': un’opera che esiste solo nell’atto della ricezione, nel suo ascolto. 
È il pubblico a costruirne il significato. 
Non c’è autore, non c’è contesto. 
Solo vibrazioni e suggestioni.

Come una sorta di "Stele di Rosetta" della cultura pop, la canzone più misteriosa di Internet è un rebus senza soluzione, un graffito sonoro nel muro del tempo.
In un’epoca in cui ogni canzone è taggata, archiviata, monetizzata, geolocalizzata e promossa sui social, questa piccola canzone degli anni ’80 racchiude in sè un gesto rivoluzionario. Un suono puro, privo di mercato, privo di narcisismo, privo di ego. 
Una musica senza volto, e proprio per questo universale.
Alcuni hanno proposto di considerarla una sorta di ''ready-made'' sonoro: un’opera d’arte anonima, come i graffiti preistorici o i mosaici bizantini firmati solo ''Deo gratias''.
È l’inverso dell’industria musicale contemporanea, dove il brand dell’artista conta più della musica stessa.
Anche se molti ritengono giusto che la canzone resti così, cioè una lettera senza firma, un ricordo collettivo anonimo, un canto che viene ''come il vento'' e che, come il vento, se ne va, emerge che nel 2024, una ricerca nei registri della NDR risalente alla metà degli anni 80, aveva rivelato che numerose canzoni trasmesse dalla radio appartenevano a band senza contratto discografico, delle quali la NDR non aveva neppure annotato i nomi.
Si era quindi ipotizzato che la band in questione potesse aver partecipato alla ''battle of the bands'' organizzata annualmente dall’emittente, la Hörfest. 
Così, l’autunno scorso, un utente del subreddit che stava indagando sui concorrenti che avevano partecipato alla Hörfest del 1983 aveva trovato un vecchio articolo su una band chiamata FEX, proveniente da Kiel, non lontano da Amburgo. Intuendo che si trattasse di un possibile indizio, aveva contattato uno degli ex componenti della band, il tastierista Michael Hädrich, per chiedergli di ascoltare qualcuna delle sue vecchie canzoni.

Fex

Il 2 novembre Hädrich aveva risposto inviando alcune registrazioni digitali, tra cui il brano Subways Of Your Mind, il cui titolo risultava familiare, poiché corrispondeva alle ultime quattro parole del ritornello della canzone misteriosa. 
Si trattava di una versione alternativa, ma il pezzo era inconfondibile.
Hädrich, completamente all’oscuro dello status raggiunto dalla canzone, aveva chiesto di non annunciare la notizia finché non avesse contattato gli altri componenti della band e registrato Subways Of Your Mind presso la GEMA (la SIAE tedesca).
Dopo una settimana, tre dei quattro componenti dei FEX si erano presentati negli studi della NDR per registrare una versione acustica di quella che, ormai, aveva smesso di essere ''la canzone più misteriosa di Internet''.
Era la prima volta che i componenti della band suonavano insieme in 39 anni.



Sebbene il mistero sia stato ormai svelato, se non l’hai ancora fatto, ascolta adesso la canzone. 
Chiudi gli occhi. 
Immagina di essere un adolescente nella Germania dell’Ovest degli anni ’80. 
È notte. La radio suona. 
Una voce profonda canta parole che non capisci del tutto, ma che ti stringono il cuore.
È tutto quello che hai. 
Ed è abbastanza.

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