martedì 7 gennaio 2025

ENOlogia 7

 

Il 1995 è un anno cruciale nella biografia di Brian Eno, anche perché viene testimoniato giorno per giorno nel suo diario A Year with Swollen Appendices, pubblicato l’anno successivo (versione italiana: Futuri Impensabili, pubblicato nel 1997 e ormai da tempo fuori catalogo).
Il libro costituisce una fantastica opportunità per curiosare direttamente nella vita ordinaria/straordinaria di Eno e per conoscere meglio i suoi processi mentali. E' un disordinato zibaldone di idee, osservazioni, ammirazioni, speculazioni e lamentele, dove vengono registrati impegni, incontri, telefonate, libri letti, sogni, progetti e tante, tantissime, idee. Emerge la figura di un artista-filosofo curioso di tutto, ironico osservatore, padre affettuoso, arguto chiosatore ("comincio a pensare che tutti i principali problemi del mondo possono essere risolti con salsa di ostriche o cantando nei cori di accompagnamento"; "il Fondoschiena è il cervello in scala più grande”), e non solo.
A un certo punto compare la descrizione di una virile lotta contro un videoregistratore che si rifiutava di riprodurre un video dal titolo Big Bodacious Babes. Era un aspetto dell’ascetico “Professor Eno” a cui forse i lettori più disattenti non erano preparati
L’incipit del diario del 9 agosto è un’autoritratto in forma di elenco.

"Io sono:
un mammifero
un padre
un europeo
un eterosessuale
un artista
un figlio
un inventore
un anglosassone
uno zio
una celebrità
un masturbatore
un cuoco
un giardiniere
un improvvisatore
un marito
un direttore d’azienda
un datore di lavoro
un insegnante
un appassionato di vini
un ciclista
un non-guidatore
un pragmatista
un produttore
uno scrittore
un utilizzatore di computer
un caucasico
un intervistato
un brontolone
un “chiarificatore alla deriva”.

Tra i progetti del periodo (ricordati nel diario, insieme a tanti aneddoti e boutade, come il racconto di come nel 1990, al Moma di New York, Brian fosse riuscito ad urinare nella Fontana di Duchamp, utilizzando un tubicino di plastica per passare attraverso la teca protettiva) vanno segnalati: 
  1. l’incarico dalla Microsoft per la realizzazione del suono di accensione del sistema operativo Windows 95 (sicuramente i suoi 3.25 secondi più ascoltati di sempre).
  2. la cura della compilation Help per l’associazione umanitaria War Child (con i contributi, tra gli altri di Radiohead, Oasis, Suede, Sinéad O’Connor, Stone Roses, Portishead e Massive Attack – coproducendo con questi ultimi il pezzo Fake The Aroma).
  3. la pubblicazione, oltre ai già citati Spinner e 1. Outside, di Original Soundtracks 1, ovvero quello che avrebbe dovuto essere il nuovo album degli U2 ma che venne considerato così lontano dal loro mondo da essere firmato come Passengers: una collezione di piccole colonne sonore per film immaginari (tre brani vengono usati in tre film reali: Your Blue Room per Al di là delle nuvole di Antonioni/Wenders, One Minute Warning per Ghost In The Shell e Miss Sarajevo – con il cameo di Luciano Pavarotti – per l’omonimo documentario ambientato durante la guerra bosniaca).
  4. l’inaugurazione del Kristallwelten, il mondo-museo di cristallo della Swarovski a Wattens, nel Tirolo, dove una delle sue Camere delle Meraviglie è incentrata sull’installazione audiovisiva generativa 55 Milioni di Cristalli.
  5. la partecipazione con Miss Sarajevo, il 12 settembre a Modena, allo show Pavarotti & Friends, condividendo il palco con il tenore, Bono, The Edge e un’intera orchestra sinfonica diretta da Craig Armstrong, arrangiatore della versione dell’album. Tra le note raccolte nel diario dedicate alla trasferta emiliana, spicca quella del 10 settembre: "Cena spettacolare al ristorante di Pavarotti fuori Modena (In Italia un buon ristorante si riconosce dal numero di quadri kitsch appesi alle pareti… Questo ne era completamente tappezzato)".


Nel 1996 viene messo sul mercato il floppy disk Generative Music 1 with SSEYO Koan Software, un programma “per la generazione di musica algoritmica” con una dozzina di brani di scolastica ambient di Eno da utilizzare come base di partenza per variazioni sempre nuove, sulla base dei parametri inseriti. 
Viene pubblicato inoltre il risultato dell’estemporanea collaborazione con Elvis Costello: la traccia My Dark Life, inserita nella compilation Songs In The Key Of X, ispirata alla serie TV X-Files. Per il progetto Undark dell’artista audiovisivo Russell Mills, Eno mette a disposizione (così come il fratello Roger, Michael Brook, The Edge, Bill Laswell, Robin Guthrie, David Sylvian…) una serie di frammenti musicali che Mills, coadiuvato dal duo Miasma, mette insieme con un approccio “pittorico” (l’album, uscito nel ‘96 con il titolo Undark 3396, verrà poi ripubblicato nel 2000 rinominato Strange Familiar; nel 1999 vedrà la luce a nome Undark un secondo album, Pearl + Umbra, con ancora tante collaborazioni di pregio oltre a quella di Eno). Altra segnalazione: le musiche per la serie TV Neverwhere di Neil Gaiman, trasmessa dalla BBC.

Il 3 febbraio del 1997 esce Earthling, l’album di David Bowie dove viene inclusa I’m Afraid of Americans, scritta da Bowie e Eno, e realizzata durante le sessioni per 1.Outside. Il 4 febbraio  Eno mette all’asta per War Child un CD singolo contenente una sua versione di White Light / White Heat dei Velvet Underground: una sola copia esistente, che viene battuta per 40.000 sterline. 
Nel 1997 Eno si trasferisce e vive per sette mesi a San Pietroburgo, attratto dalle interessanti prospettive artistiche della città. Del periodo rimangono le testimonianze musicali di Lightness (Music For The Marble Palace The State Russian Museum, St Petersburg) e di Smart (album pubblicato nel 1999 dalla Fax di Pete Namlook a firma del duo elettronico sanpietroburghese New Composers, con Eno special guest). 


Lightness rientra in una serie di pubblicazioni in edizioni limitate di sonorizzazioni generative (la musica è distribuita su vari livelli, ognuno contemporaneamente suonato da un CD player differente per infinite diverse combinazioni) per varie installazioni artistiche, che partono da Extracts from Music for White Cube, London 1997, interessantissima serie di composizioni basate sull’utilizzo di field recordings di singole note cantate da Eno nelle strade di Londra e trattate con sistemi di time-stretching. Nello stesso anno si segnala la partecipazione a Shleep, ottimo ottavo album solista di Robert Wyatt , e la pubblicazione a suo nome del bizzarro The Drop, raccolta di diciannove strumentali, "musica di sottofondo per un cocktail party tra androidi" secondo il giudizio di D. Sheppard. 
Eno stesso ha parlato di “jazz non benvenuto”, perché "molte delle persone alle quali ho fatto sentire i pezzi non li hanno apprezzati". E invece, nella sua bizzarria, nel suo originale modo di piegare preset sintetici verso ondivaghe direzioni melodiche, nella sua libertà da qualsiasi vincolo di catalogazione, inaspettatamente l’album funziona.

Dopo The Drop si dovrà aspettare fino al 2005 per vedere la pubblicazione su larga scala di un altro album di Brian Eno. Nel 1998 il collettivo classico newyorkese Bang On A Can registra una versione acustica e rispettosa di Music For Airports, che riporta l’attenzione sulla naturale immediatezza delle melodie del “non musicista”. Nello stesso anno Eno partecipa all’album Interview With The Angel dei Ghostland, una sorta di support band “da camera” di Sinéad O’Connor, e produce insieme a Jon Hassell, Lam Lam, traccia finale dell’album Nomad Soul del senegalese Baaba Maal. 
Nel periodo 1999-2001 si segnalano gli album, in edizione limitata e/o disponibili solo nell’e-commerce Enoshop, tratti dalle sonorizzazioni ambient “generative” per I Dormienti, installazione dell’artista transavanguardista Mimmo Paladino alla Roundhouse di Londra, Kite Stories (installazione in un museo di Helsinki), Music For Civic Recovery Center (per la Sonic Boom Exhibition presso una galleria di Londra) e Compact Forest Proposal (5 Studies for “010101”, San Francisco Museum of Modern Art, 2001).
Nel 2000 in Giappone esce, in sole 5.000 copie, il doppio CD Music for Onmyo-Ji ,da un manga di Reiko Okano.


Il primo disco è di musica tradizionale giapponese gagaku, il secondo è il primo risultato discografico della collaborazione di Eno con il musicista tedesco J. Peter Schwalm. Nel 2001 Eno e Schwalm pubblicheranno Drawn From Life, album che, malgrado le ricche orchestrazioni cinematiche, i contributi di ospiti come Laurie Anderson e Holger Czukay e il coinvolgimento emotivo (le voci delle figlie Darla e Irial in Bloom), non riesce a tirarsi fuori dalle sabbie mobili della stucchevolezza. 
Nel 2003 esce January 07003 | Bell Studies for the Clock of the Long Now, tributo all’Orologio del Lungo Adesso, progetto di segnatempo meccanico per i prossimi 10.000 anni.
L’album, pur interamente sintetico, si ispira ai/prende forma dai suoni delle campane, trasfigurandole e portandole nel futuro. Uno dei lavori più sperimentali della discografia del Nostro. Sempre via Opal/Enoshop viene pubblicato un primo volume di Curiosities, a cui seguirà un Vol.2 l’anno successivo.

Nel 2002 Eno torna a lavorare con Bryan Ferry: per Frantic i due scrivono insieme l’indolente ma irresistibile canzoncina I Thought ; nel 2003, oltre alla rimpatriata in Cuckooland con Wyatt, troviamo Eno a suonare “chitarre atmosferiche” nell’album Seize The Day del dublinese Damien Dempsey, poi insieme a Jarvis Cocker dei Pulp per la traccia I Need Something Stronger inserita in Never, Never, Land degli UNKLE, e in Hobo Sapiens di John Cale, dove presta “groove” e figlie ridacchianti per la notevole Bicycle
Nel 2004 Eno figura nei credits di Tékitoi, album  del franco-algerino ex Carte De Séjour Rachid Taha; è presente in tre tracce di 6pm di Phil Manzanera; ma soprattutto firma insieme a Fripp The Equatorial Stars


Quasi trent’anni dopo Evening Star, non è un vero e proprio “ritorno” della premiata ditta Fripp & Eno, né è un ritorno agli esperimenti analogici dei primi due album degli anni Settanta, piuttosto una sorta di best of… dei tanti momenti passati in studio dai due, dove però si fa fatica a riempire un CD con tracce di livello. Con The Cotswold Gnomes, pubblicato nel 2006 solo in digitale, e poi ripubblicato nel 2007 anche in CD con il nuovo titolo Beyond Even (1992-2006), non si può che raschiare il fondo del barile, ma tirando su anche cose pregevoli (Ringing Beat, Timean Sparkles, Hopeful Timean)

Nel 2000 si riforma il fortunato legame, insieme al fido Daniel Lanois, con gli U2 per l'album All That You Can’t Leave Behind, ritorno del gruppo ai territori più classicamente rock, che parte con il poker di hits Beautiful Day, Stuck In A Moment You Can’t Get Out Of It, Elevation e Walk On. Sempre nel 2000 Eno produce la canzone Emma’s Song contenuta nell’album Faith And Courage di Sinéad O’Connor e nel 2001 co-produce Now, Always, Never, album di esordio del gruppo alternative rock bosniaco Sikter, registrato nel Pavarotti Music Center di Mostar, realizzato con i fondi di War Child. 
Nel 2002 Brian produce l’album del fratello Roger Eno 18 Keyboard Studies by Hans Friedrich Micheelsen. Con gli U2 Eno lavorerà ancora nel 2004 per la traccia Love And Peace Or Else, inserita in How To Dismantle An Atomic Bomb.

Nel giugno del 2005 esce Another Day on Earth, presentato da Eno come "il primo CD di canzoni che ho pubblicato in circa trent’anni", una raccolta assolutamente godibile di ambient pop songs, con testi haiku e voci spesso trattate, dove l’intuito naturale verso melodie semplici e orecchiabili e gli anni trascorsi alle prese con le ballate degli U2 vengono messi a valore con serena maturità. 
Emergono This, Under e Bone Bomb, con testo che rievoca drammaticamente attentati kamikaze. Collaborano tra gli altri Peter Schwalm, Leo Abrahams, che già aveva lavorato con Eno per Drawn From Life, e un certo Jon Hopkins.

Nel 2006 esce: 77 Million Paintings By Brian Eno, software che combina casualmente 296 immagini, quattro alla volta, presentandole in un flusso di morphing accompagnato da musica ambient, ovviamente generativa (dal 2007 il lavoro, presentato anche su Second Life, verrà periodicamente esibito in giro per il mondo: una versione viene proiettata nell’estate del 2016 sulla facciata di Palazzo Te a Mantova); 
Sempre nel 2006, l’uscita del nuovo cellulare Nokia 8800 Sirocco viene spinta pubblicitariamente dalla presenza di esclusive suonerie create dal Nostro. A maggio viene pubblicato Surprise, il bell’album di Paul Simon a cui Eno collabora co-scrivendo tre canzoni e intervenendo su tutto il disco con i suoi “sonic landscapes”
In ottobre la partecipazione del duo Eno/Wyatt a Plague Songs, eterogenea concept compilation pubblicata dalla 4AD sulle dieci piaghe d’Egitto, con l’onomatopeica Flies, nella quale è coinvolta anche la figlia maggiore Hannah Eno, anticipa la collaborazione di Brian per Comicopera, album dell’amico Robert uscito nel 2007.

Mi disse: “Robert, puoi farmi delle mosche?” E io: certo, grande! Così ho immaginato di essere una mosca. Sono entrato nel personaggio e sono diventato uno sciame di mosche. Poi abbiamo trovato il ritmo di “Superfly” di Curtis Mayfield, che sarebbe quindi ovviamente diventato il bpm del pezzo. E io ho pensato di farlo in Fa, F per Fly. (…) Poi Brian ci ha costruito una canzone intorno. Era una richiesta molto specifica!
Robert Wyatt

Nel 2008 vedono la luce i risultati di due significative collaborazioni. Dopo averlo ospitato con le sue tastiere nell’album X&Y del 2005, i Coldplay di Chris Martin chiamano Eno per dare loro direzioni strategiche per il lavoro successivo, nella rincorsa al titolo di eredi planetari degli U2. Viva La Vida Or Death And All His Friends esce nel giugno del 2008, e l’intervento enoano è palpabile ma compiacente. Eno figura nei credits con i suoi “sonic landscapes” e come co-produttore, insieme a Rik Simpson e a Markus Dravs, già suo ingegnere del suono per Nerve Net, portandosi dietro anche Jon Hopkins, accreditato di “colori e produzione addizionale”.
Eno e Hopkins figureranno ancora tra i collaboratori per il successivo album in studio dei Coldplay, Mylo Xyloto del 2011. 

Brian ci ha insegnato tantissimo, ha cambiato il nostro modo di pensare la musica, ci ha spinto verso la sperimentazione. E ci ha impartito i suoi dieci comandamenti, che seguiamo tutt’ora. Il più interessante è “cucina come un italiano, usa solo ingredienti freschi
Chris Martin

Nel novembre 2008 viene pubblicato Everything That Happens Will Happen Today a firma David Byrne & Brian Eno, ben ventisette anni dopo My Life In The Bush Of Ghosts


Proprio la riedizione nel 2006 del capolavoro del duo, rimasterizzato con l’aggiunta di bonus tracks e l’esclusione, per evitare controversie religiose, di Qu’ran, aveva rappresentato l’occasione per riallacciare professionalmente i rapporti, cominciando da lì a collaborare a distanza ad un nuovo progetto. 
Partendo da “electronic gospels” abbozzati da Eno, Byrne aggiunge testi, voce e abbellimenti, entrambi supportati dai contributi e dalla produzione addizionale di Leo Abrahams. Le canzoni prendono forma rimbalzando via e-mail, per un risultato finale che è anni luce lontano da My Life…: una raccolta di ballate "sulla speranza e sulla misericordia", dai giri semplici di un pop adulto e rilassato, che vanno dal quasi country al quasi funky, segnale di ottima salute per entrambi i personaggi. 
Nello stesso mese dell’uscita di Everything That Happens… vengono pubblicati altri due album che vedono la partecipazione di Eno: Hurricane, il ritorno in grandissimo stile di Grace Jones, e Safe Trip Home, ennesimo piatto lavoro dell’evanescente Dido.
Nel frattempo Brian Eno ha compiuto 60 anni.


7 - Continua




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